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COSA MANGIAVANO I SUMERI?

Postato in Primaria Verne

 

                                                    L 'alimentazione dei Sumeri

I Sumeri avevano un’ alimentazione molto varia . Questi cibi erano ricavati dall’agricoltura e dall' allevamento  ed erano : grano , orzo , sesamo , legumi come fave ( fagioli verdi e grandi ) piselli e lenticchie , con la farina cucinavano focacce e pane . Coltivavano  aglio , cetrioli , alberi da frutto come : datteri , fichi  , meli , melograni , noci , peri , albicocchi... . I Sumeri producevano la birra .

 Allevavano equini , suini , ovini e bovini da cui ricavavano latte e carne. Mangiavano anche le cavallette!

I Sumeri usavano ben 300 tipi di pane e 100 tipi di minestre. I ricchi andavano a tavola due volte  al giorno : la mattina e la sera. I commensali mangiavano cibi serviti in camera , sul divano , all'ingresso e in giardino.

Il cibo fondamentale dei Sumeri poveri era diventata la coltivazione della palma da datteri che era più economica rispetto ai cereali. I datteri erano molto grandi e venivano conservati nel miele come l'uva e i fichi. 

 

CARLOTTA    E     DANIELE (CLASSE IV)

 

Abitudini alimentari dei Sumeri

 

I Sumeri appresero innanzitutto a tostare i cereali (come l'orzo, il frumento e il miglio e poi a macinarli grossolanamente e a ricavarne polente e in alcuni casi a panificarli.

I primi animali domestici furono le pecore e le capre (che fornivano, oltre alla carne e al latte, anche il vello); seguirono i maiali e da ultimo i bovini (cibo principalmente destinato alle classi superiori). 
Non dimentichiamoci che tra le rive del Tigri e dell'Eufrate vi era abbondanza di pesci. 
Inoltre i Sumeri conoscevano birra, vino e olio.

Una dieta vegetariana

La dieta dei Sumeri era largamente vegetariana in quanto i bovini erano considerati animali da lavoro e macellati solo al termine della loro vita lavorativa. Il pesce, invece, veniva consumato normalmente.

Delle abitudini alimentari delle genti, che via via popolarono questo territorio, si conosce ben poco; sono rimaste, a testimonianza dei loro usi alcune tavolette scritte in accadico, risalenti al 1700 a.C., attribuite ai Babilonesi.

Su queste tavolette sono incise alcune ricette dei piatti più comuni. Da queste

traspare che si cercava di arricchire le pietanze con piante aromatiche, come samidu, porro, aglio, cipolla, cumino, coriandolo, shuhutinnu e surunno, che ne esaltavano i profumi ed i sapori.

La lavorazione dei cibi era anche dettata dalla necessità di conservarli o di renderli più igienici: la bollitura dei cibi ed in particolare delle carni, che venivano poi per lo più condite con olio di oliva o di sesamo, era molto diffusa. Per dolcificare alcune pietanze si usava il miele e la frutta secca.

Allevamento

I Sumeri allevavano tutte le specie animali: ovini, maiali, asini, bovini da cui ricavano latte; pare che mangiassero anche le cavallette.

Il pane

I Sumeri avevano imparato l’arte della panificazione; usavano circa 100 tipi di pane.
Può darsi che il pane fosse cotto per favorirne la conservazione ed il trasporto.

 I Sumeri avevano scoperto, forse casualmente, che la fermentazione di frutta o cereali produceva delle bibite alcoliche dal sapore molto accattivante.

I banchetti

Il cibo veniva usato per rinsaldare legami sociali. I Sumeri organizzavano eventi importanti: matrimoni, costruzioni di templi, vittorie militari, ecc. – celebrati con sontuosi banchetti. Il più memorabile di questi, che durò ben 10 giorni, fu quello offerto nell’870 a.C. dal re Assurnazirpal II nella città assira di Kahlu ai suoi 69517 sudditi per festeggiare la ricostruzione del suo palazzo.

Da graffiti, si vede come gli abitanti della Mesopotamia facessero uso di primordiali utensili da cucina - pentole di terracotta - nonché di macine, per schiacciare i cereali, e di forni. Siccome l’unico utensile usato per tagliare e prendere le porzioni era il coltello, "portare a tavola" si diceva alla lettera "presentare al coltello". Con tutti i cibi veniva bevuta tanta tanta .... birra. Infatti avevano scoperto il processo di fermentazione.

MATTIA (CLASSE IV)

 

I SUMERI: cibi e bevande

Una dieta vegetariana

La dieta dei Sumeri era largamente vegetariana in quanto i bovini erano considerati animali da lavoro e macellati solo al temine della loro vita lavorativa. Il pesce, invece, veniva consumato normalmente.

Delle abitudini alimentari delle genti, che via via popolarono questo territorio, si conosce ben poco; sono rimaste, a testimonianza dei loro usi alcune tavolette scritte in accadico, risalenti al 1700 a.C., attribuite ai Babilonesi.

 Su queste tavolette sono incise alcune ricette dei piatti più comuni.

Da queste traspare che si cercava di arricchire le pietanze con piante aromatiche, come porro, aglio, cipolla, cumino, coriandolo, samidu, shuhutinnu e surunno (quest’ultime 3 erano altre piante aromatiche), che ne esaltavano i profumi ed i sapori.

La lavorazione dei cibi era anche dettata dalla necessità di conservarli o di renderli più igienici: la bollitura dei cibi ed in particolare delle carni, che venivano poi per lo più condite con olio di oliva o di sesamo, era molto diffusa. Per dolcificare alcune pietanze si usava il miele e la frutta secca.

I Magazzini Alimentari

I contadini non potevano tenere la maggior parte del raccolto visto che circa due terzi di questo veniva  trasportato nei magazzini del tempio o del palazzo. La torre della ziggurat era utilizzata, oltre che come tempio, abitazione dei sacerdoti, osservatorio astronomico, come magazzino per le provviste alimentari che la popolazione consegnava al re sotto forma di tributo; questo era differente e proporzionale ai beni posseduti (terreni coltivati e numero di greggi).

Oggetto di scambi anche le carni , la selvaggina, il pesce fresco o affumicato o conservato sotto salature. Le tavolette sumeriche ci parlano del fenomeno della salinizzazione, dovuta all’acqua prosciugata, che, evaporando, lasciava il sale sul terreno.

Allevamento

I Sumeri allevavano tutte le specie animali: ovini, maiali, asini, bovini da cui ricavano latte; pare che mangiassero anche le cavallette.

Il pane

I Sumeri avevano imparato l’arte della panificazione; usavano circa 100 tipi di pane.
Può darsi che il pane fosse cotto per favorirne la conservazione ed il trasporto. I Sumeri avevano scoperto, forse casualmente, che la fermentazione di frutta o cereali produceva delle bibite alcoliche dal sapore molto accattivante.

I banchetti

Il cibo veniva usato per rinsaldare legami sociali. I Sumeri organizzavano eventi importanti: matrimoni, costruzioni di templi, vittorie militari, ecc. – celebrati con sontuosi banchetti. Il più memorabile di questi, che durò ben 10 giorni, fu quello offerto nell’870 a.C. dal re Assurnasirpal II nella città assira di Kahlu ai suoi 69517 sudditi per festeggiare la ricostruzione del suo palazzo.

 

 Testa che ritrae Assurnasirpal II

Da graffiti, si vede come gli abitanti della Mesopotamia facessero uso di primordiali utensili da cucina - pentole di terracotta - nonché di macine, per schiacciare i cereali, e di forni. Siccome l’unico utensile usato per tagliare e prendere le porzioni era il coltello, "portare a tavola" si diceva alla lettera "presentare al coltello". Con tutti i cibi veniva bevuta tanta tanta .... birra. Infatti avevano scoperto il processo di fermentazione.

La birra

Le origini della birra, primo esempio di biotecnologia alimentare, sono antiche e risalgono probabilmente a circa 10.000 anni fa, quando l’uomo cominciò a coltivare i cereali.

L’orzo, molto coltivato in tutta la Mesopotamia per la sua maggiore resistenza rispetto agli altri cereali fu impiegato anche per la produzione della primordiale birra, una bevanda più densa rispetto a quella attuale.

Le prime testimonianze nella storia della preparazione di una bevanda simile alla birra da parte dei Sumeri sono datate all’incirca a 6.000 anni fa.

Si narra che il processo di fermentazione fu scoperto per puro caso; sebbene nessuno sappia con precisione come accadde, si suppone del pane o del grano macinato fu lasciato per sbaglio ad inumidire.

Successivamente il pane cominciò a fermentare trasformando la mollica in una pasta inebriante.

Un bassorilievo sumero riporta la descrizione del processo di creazione della birra; si può notare dell’orzo, del pane cotto e successivamente inumidito nell’acqua per formare una poltiglia ed infine una bevanda con la proprietà di “fare stare bene chi la beveva”.

Alcuni test condotti su brocche antiche in ceramica hanno confermato che la birra è stata prodotta per la prima volta circa 10.000 anni fa nell’area dell’attuale Iran, primo processo della fermentazione.

Una tavoletta sumera di 6.000 anni fa che ritrae persone intente a bere una bevanda con cannucce di paglia da una brocca condivisa.

I Sumeri offrivano la birra in dono agli Dei; è stata scoperta una poesia sumera, datata circa 3900 aa. fa, che è un vero e proprio inno alla dea della birra Ninkasi, il cui testo altro non è che la ricetta su come produrre birra a partire dall’orzo per mezzo del pane.

PIETRO (CLASSE IV)

BUON APPETITO A TUTTI!

 

 

 

 

LE CASTAGNE

 

FILASTROCCHE

LA CASTAGNA CICCIOTTELLA

 La castagna cicciottella

si lamenta che sta stretta

dentro al riccio poverella

e di uscire ha una gran fretta

 

 Quando è autunno inoltrato

con compagne e le sorelle

fa un bel salto giù nel prato

divertendosi a crepapelle

 

 Fra le foglie si nasconde

e le altre stanno all'erta

cade il riccio dalle fronde

ride e resta a... bocca aperta

 

 Ma per poco durò il giochino

la raccolsero in un cestino

e la castagna cicciottella

si trovò in una padella.

GIOVANNA GIORDANI

(CLASSE IV)

 

 

 

 

La castagna
di Rosalia Calleri

È bella la castagna,
è liscia e ben vestita,.
è un frutto di montagna,
è dolce e saporita.
Se vien dalla padella
col nome di bruciata,
la castagnetta bella
è subito sbucciata.
Se vien dalla pignatta
col nome di ballotta,
per tutti i denti è fatta,
perché nell’acqua è cotta.
Se vien dal paiolo
col nome di mondina,
va giù come di volo,
ché tutta si sfarina.
Se vien dal seccatoio,
si serba per l’annata:
e con piacer l’ingoio
che sembra zuccherata.
Insomma in cento modi
si mangia lo castagna,
cantiamo pur le lodi
del frutto di montagna.

(CLASSE IV )

 

 

           LA LEGGENDA DELLE CASTAGNE

 

          TANTO TEMPO FA, IL CASTAGNO ERA UN ALBERO MOLTO TRISTE PERCHE' NON AVEVA FRUTTI DA DONARE AI BAMBINI.

UN GIORNO CHIESE ALLA FATA VERDE DI POTER AVERE ANCH'ESSO DEI FRUTTI COME GLI ALTRI ALBERI.

LEI GLI PROMISE CHE LI AVREBBE AVUTI, MA SOLO L'ANNO SEGUENTE.

QUALCHE GIORNO DOPO, IL CASTAGNO FECE NASCONDERE TRA I SUOI RAMI UNA FAMIGLIA DI RICCI CHE SCAPPAVA DAI CANI CHE VOLEVANO MANGIARLI.

QUANDO LA FATA VERDE LO VENNE A SAPERE, TORNO' DAL CASTAGNO E LO RICOMPENSO' DONANDOGLI SUBITO TANTI FRUTTI RACCHIUSI IN PICCOLI RICCI

VERDI: LE DELIZIOSE CASTAGNE!!!!!

 

FRA LEGGENDE E CURIOSITA'...........................

 

 

Perchè le castagne hanno il riccio?

 

Tanto tempo fa, le castagne non avevano il riccio, ma erano appese ai rami come le mele. Un giorno tre castagne decisero che quell’inverno non volevano soffrire né il caldo né il freddo ed andarono dal castagno più vecchio per farsi dare un consiglio. Arrivate da lui gli chiesero:

-Come possiamo fare a non soffrire né il freddo né il caldo?- l’albero rispose: Dovete chiamare i ricci del bosco e dire loro di portare gli amici morti- Le castagne fecero come aveva detto loro il grande castagno: i ricci portarono gli amici morti, tolsero loro la pelliccia spinosa e la avvolsero sulle castagne. Da quel giorno le castagne ebbero il riccio.

 

 

Perché il frutto della castagna si apre a croce?

Un'antica leggenda narra di un piccolo paese di montagna i cui abitanti molto poveri non avendo di cui mangiare si rivolsero a Dio pregandolo di dar loro di cui sfamarsi. Il buon Dio sentite le loro preghiere diede loro una pianta da cui poter raccogliere frutti nutrienti da poter mangiare, il castagno; ma il Diavolo visto quello che Dio aveva fatto, per impedire che la gente potesse raccogliere i frutti, li avvolse in un guscio spinoso. Presi dallo sconforto gli abitanti del piccolo paese ritornarono nuovamente a pregare Dio ed egli sceso in mezzo a loro fece il segno della croce: i gusci spinosi come per miracolo si aprirono, e da quel giorno, quand'è periodo, i frutti.

 


 

 

(CLASSE IV)

 

LE CASTAGNE...NELL'ARTE!

VINCENT VAN GOGH

 

 GIUSEPPE ARCIMBOLDO

(CLASSE IV)